Dieta e Patologie

L’acromegalia e gigantismo:

Sindromi causate da un'ipersecrezione dell'ormone GH

Come si manifesta il gigantismo?

Quando il lobo anteriore dell’ipofisi produce una quantità eccessiva di ormone della crescita durante l’infanzia e la fanciullezza, cioè prima che l’apparato scheletrico sia completamente sviluppato, si ha uno sviluppo individuale abnorme. Durante l’infanzia e la pubertà, l’eccessiva concentrazione di GH si associa ad una esorbitante crescita in altezza. Questo fenomeno è, infatti, responsabile della statura di quei “giganti” di oltre due metri-due metri e venti, che ogni tanto ci capita di vedere.

Come si manifesta l’acromegalia?

Se l’iperproduzione di ormone della crescita si ha nell’adulto, quando ormai la struttura scheletrica è stabilizzata, la malattia provoca un aumento volumetrico delle parti distali del corpo essendo impossibile ogni ulteriore incremento di lunghezza delle diafisi, parte centrale delle ossa lunghe. Le epifisi sono le due estremità, o teste, più grosse. Il soggetto affetto da acromegalia sviluppa così lineamenti singolari: ingrossamento delle mani, dei piedi, delle arcate sopraorbitali e della mandibola, sporgenza degli zigomi, ipertrofia delle labbra e apatia. In quest’ultimo caso, ne può risultare una deformazione caratteristica dell’espressione del volto.

I sintomi caratteristici dell’acromegalia evolvono in maniera estremamente lenta e progressiva, tanto che in genere né il paziente né le persone che lo circondano riescono a rendersene conto. Solo in uno stadio abbastanza avanzato il soggetto può, ad esempio, accorgersi che le falangi si ingrossano perché i guanti, le scarpe o gli anelli non calzano più; le alterazioni del cranio rendono troppo piccoli i cappelli. Più spesso, però, il paziente acromegalico giunge dal medico lamentando mutamento della voce, irsutismo, sindrome del tunnel carpale, artrosi, dolori alle articolazioni, dolori muscolari, astenia, alterazioni del ciclo mestruale fino all’amenorrea, disfunzione erettile fino all’impotenza, cute ispessita ed oleosa.

Un’eccessiva produzione di ormone della crescita può provocare anche altri fenomeni?

Sì in quanto l’equilibrio chimico dell’ organismo risulta adulterato e possono, dunque, originare debolezza muscolare, cessazione delle mestruazioni, impotenza e anche diabete.

L’acromegalia può essere indotta anche dal bodybuilding?

Quello che può succedere è che un eccessivo trattamento farmacologico con hGH, allo scopo di aumentare la massa muscolare può, realmente, causare acromegalia. Si riscontra tale fenomeno confrontando le foto di gioventù e quelle da competizione di alcuni campioni del bodybuilding, che evidenziano le alterazioni fisiognomiche tipiche di questa sindrome. Infatti, Primo Carnera, famoso campione di boxe, soffriva di acromegalia, malattia endocrina caratterizzata da una eccessiva produzione di GH.

La tendenza al gigantismo è ereditaria?

No. È senz’altro ereditaria la tendenza a una certa taglia fisica, ma nell’ambito della norma; le condizioni abnormi che portano al gigantismo non sono ereditarie.

Come si curano gigantismo e acromegalia?

Poiché la maggior parte dei casi è dovuta a un tumore benigno, si può procedere alla sua asportazione chirurgica; in caso di inoperabilità si può ricorrere alla radioterapia esterna o per infissione di isotopi radioattivi.

Dopo l’intervento, struttura ossea e aspetto del viso ritornano normali?

Sfortunatamente no.

Per diagnosticare l’acromegalia, il paziente dovrà sottoporsi ai seguenti test:

  • Livelli dell’ormone della crescita e del GHRH;
  • Livello della produzione di insulina come fattore di crescita 1;
  • Raggi-X alla colonna vertebrale che mostrano un’anomala crescita ossea;
  • Risonanza magnetica alla ghiandola pituitaria per mostrare un tumore;
  • Ecocardiogramma per mostrare un cuore allargato o una disfunzione alla valvola mitrale o aortica.
  • Livelli di glucosio nel plasma a digiuno;
  • Test di tolleranza al glucosio.

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