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La dieta per la salute della “Prostata”

La prostata è una ghiandola che fa parte del sistema riproduttivo maschile ed è collegata strettamente con l’apparato urinario maschile. La prostata produce e immagazzina un fluido chiamato secreto prostatico. Questo fluido si mescola nell’uretra, al momento dell’eiaculazione, con lo sperma stoccato nelle vescicole seminali, proveniente dai testicoli. La prostata di un giovane è delle dimensioni di una noce e cresce lentamente con l’età.

La prostata, di solito sana negli uomini più giovani, si ipertrofizza spesso oltre i 50 anni diventando una fonte di problemi. Ciò nonostante si possono verificare problemi anche tra i giovani nei quali si può sviluppare la temuta prostatite.

Che cos’è la prostatite?

La prostatite è un’infiammazione della ghiandola prostatica, spesso con tumefazione e dolore della stessa. Talvolta si associa anche difficoltà minzionale. Da notare che i sintomi causati dalla prostatite si possono trasmettere anche all’ano, al pavimento perineale, al pene, ai testicoli, all’inguine e all’interno cosce. Ci sono quattro tipi di prostatite:

  • Prostatite batterica acuta
  • Prostatite batterica cronica
  • Prostatite cronica o sindrome cronica dolorosa del pavimento pelvico
  • Prostatite asintomatica

Come si fa la diagnosi?

La diagnosi di prostatite acuta, prostatite cronica e Sindrome Dolorosa Cronica del Pavimento Perineale, si basa principalmente sulla storia del paziente, esame fisico generale, esplorazione rettale, esami di laboratorio, ecografia prostatica, TRUS. Tuttavia, i metodi diagnostici indicati dipendono dal tipo della malattia.

Raccomandazioni Dietetiche

Una dieta sana ed equilibrata oltre ad alleviare i fastidi che una prostatite comporta, sia che si tratti di un’infiammazione o di un ingrossamento, può aiutare a ridurre la formazione di carcinomi prostatici.
1. BERE ALMENO 2 LITRI DI ACQUA AL GIORNO

Innanzitutto fondamentale è associare alla dieta una giusta idratazione. Consigliamo sempre ai pazienti di bere almeno un litro di liquidi al giorno, sotto forma di acqua, thè leggero o succhi di frutta. In questa maniera l’urina sarà più diluita ed il suo effetto irritante su eventuali tessuti infiammati sarà minore; in secondo luogo, l’eliminazione di urina derivante da un maggior consumo di acqua permette di eliminare una parte dei microrganismi che hanno causato l’infezione e l’infiammazione associate alla prostatite e che si trovano in circolo nella ghiandola prostatica. E’ però indicato ridurre l’introito di liquidi 2-3 ore prima di coricarsi, onde evitare di alzarsi di notte per urinare a causa di un’aumentata diuresi.
2. REGOLARIZZARE LA FUNZIONE INTESTINALE

La funzione dell’intestino deve essere regolare. Sia la stipsi cronica che la diarrea possono determinare fenomeni di passaggio di batteri tra intestino e prostata (circolo entero-urinario).
3. EVITARE CIBI DANNOSI PER IL BASSO TRATTO URINARIO, PREFERENDO CIBI CONTENENTI ANTIOSSIDANTI

La Società Italiana di Urologia ha stilato una lista di cibi nemici ed amici della prostata.

  • Nell’elenco degli alimenti consigliati troviamo certamente quelli contenenti sostanze antiossidanti, ovvero ricchi di vitamine A (carote, albicocche, spinaci, broccoli, pomodori), C (ribes, kiwi agrumi, fragole, cavolfiori, peperoni), E (olio d’oliva, oli vegetali, germe di grano), selenio (carne, noci, tuorlo d’uovo), zinco (carni rosse, noci, fegato) e manganese (cereali integrali, tè nero, verdure a foglie verdi).
  • Alcuni cibi apparentemente innocui producono un’acidificazione delle urine, che in alcuni casi peggiora i sintomi irritativi soprattutto uretrali. Alcuni di questi cibi sono: pomodori, uva, peperoni, agrumi in genere, aceto ecc.
  • Altre sostanze sono chiaramente ed intuitivamente irritanti, quali il pepe, il peperoncino, gli alcolici in genere (soprattutto vini corposi), e naturalmente i superalcolici. Il the ed il caffè forte o in quantità copiose possono, per la loro azione sul collo vescicale, aumentare i sintomi disurici.
Alimenti irritanti Alimenti da consumare con moderazione Alimenti consigliati
pepe,

peperoncino

spezie,

crostacei,

insaccati,

alcolici (birra compresa),

superalcolici,

caffé.

uva,

peperoni,

agrumi in genere,

aceto

carote,

broccoli,

cavolfiori,

peperoni,

noci,

carni rosse,

fegato,

cereali integrali.

  • I succhi di agrumi

In caso di prostatite, si consiglia di evitare i succhi di agrumi e tutti quei succhi, tra i quali anche il succo di pomodoro, che potrebbero risultare irritanti e andare a peggiorare le condizioni della prostatite. Tali succhi possono causare irritazione ed acuire i sintomi associati alla prostatite, di conseguenza si consiglia di ridurre il consumo di agrumi che, in generale, sono un’ottima fonte di nutrienti ed estremamente utili per la salute dell’organismo; si possono consumare, in alternativa, altri succhi di frutta, come il succo di mela o il succo di pera, che risultano essere, sicuramente, meno acidi dei succhi di agrumi.

  • I cibi piccanti

Il consumo di cibi piccanti può rendere più acuti i sintomi della prostatite, di conseguenza occorre eliminare dalla propria dieta tutti gli alimenti piccanti, preferendo, al contrario, spezie non piccanti, come, ad esempio, il sale o l’aglio; bisogna fare particolare attenzione alle spezie soprattutto quando si mangia fuori casa, in quanto può risultare più difficile riuscire ad evitare i cibi contenenti spezie piccanti.

  • Le bevande alcoliche

Tra gli alimenti che occorre eliminare, ricordiamo, primo tra tutti, l’alcol, in quanto gli effetti negativi dell’alcol sulla prostatite sono ben noti: l’alcol, infatti, può scatenare i sintomi della prostatite o rendere i sintomi associati alla prostatite ben più gravi. L’assunzione di bevande alcoliche, inoltre, può causare la disidratazione, una condizione che andrebbe assolutamente evitata in caso di prostatite. Limitare anche la birra, perché il luppolo può favorire la congestione della prostata.

  • Le bevande e gli alimenti contenenti caffeina

E’ consigliabile eliminare dalla propria dieta tutti gli alimenti e le bevande contenenti caffeina, in quanto possono causare irritazione e disidratazione. Il caffè, il te, le bevande energetiche, il cioccolato e tutti quei cibi e quelle bevande che contengono la caffeina, quindi, non dovrebbero essere consumati o, comunque, andrebbero consumati in quantità modeste, in modo da evitare un possibile peggioramento dei sintomi associati alla prostatite. Gli alimenti che contengono la caffeina, anche in quantità minime, sono numerosi, perciò non è sufficiente eliminare dalla propria dieta il caffè, ma occorre sapere quali sono i vari alimenti che contengono la stessa; può essere estremamente utile sostituire il caffè con il caffè decaffeinato e le altre bevande ed alimenti con alimenti che non contengono caffeina.

  • Insaccati ed alimenti contenenti sale

E’ da evitare, inoltre, l’uso eccessivo di cibi ricchi di sale perchè favoriscono la ritenzione idrica e la formazione di urine concentrate: in tal caso la carica batterica nelle urine diventa ancora più alta e aumenta il rischio di passaggio e infezione alla prostata
4. ASSUMERE INTEGRATORI NATURALI e vitamine, quali:

A) ESTRATTO DI CRANWBERRY. Il cranberry o mirtillo rosso, o ancora mirtillo di palude,è un frutto proveniente dall’America ed ha proprietà antibatteriche indicate soprattutto per l’apparato urinario. Non è adeguato solo un caso di infiammazione della prostata, ma anche di cistiti. Il succo di mirtillo rosso si ‘deposita’ sulle pareti delle mucose formando una sorta di pellicola che impedisce ai batteri di attaccarsi e proliferare, proteggendole.

B) SERENOA REPENS. E’ il nome di una palma che produce bacche di colore rosso scuro che rappresenta un valido coadiuvante nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna e dell’alopecia androgenica (caduta dei capelli sostenuta da disordini endocrini), da utilizzarsi comunque sempre in associazione ad altri prodotti in grado di potenziarne l’azione o di agire su fronti differenti.
I suoi princìpi attivi sono trigliceridi, fitosteroli, derivati del sitosterolo, flavonoidi. Gli effetti collaterali associati all’utilizzo di serenoa sono infatti generalmente rari e comunque lievi; essi comprendono: prurito, cefalea, ipertensione, disfunzione erettile, calo della libido e problemi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea, stitichezza).

C)L’UVA URSINA. L’uva ursina è una pianta che cresce anche nei nostri boschi e ha forti poteri antinfiammatori e antisettici oltre ad avere la proprietà, fondamentale per chi soffre di infiammazione alla prostata, di ridurre la sensazione di continua minzione. L’uva ursina non è adeguata solo per la prostata, ma anche per chi soffre di cistite e uretrite, l’infiammazione dell’uretra. Una curiosità: sembra che questo nome particolare derivi dal fatto che gli orsi ne sono molto ghiotti.
C’è però da sottolineare un aspetto importante: questa pianta funziona perfettamente in ambiente alcalino cioè quando le urine sono meno acide. Per fare in modo che questo avvenga si consiglia di mangiare kiwi agrumi e verdure. In alternativa si consiglia di assumere la uva ursina insieme a mirtillo rosso o ginepro.

D) IL LICOPENE. I pomodori si rivelano un valido aiuto contro le malattie che colpiscono la prostata. Già alcuni studi avevano confermato le loro proprietà di prevenzione del tumore alla prostata e anche all’infertilità maschile. Al centro dell’attenzione ci sarebbe il licopene , un potente antiossidante di cui sono ricchi i pomodori e che dà a questi ortaggi il caratteristico colore rosso. ’ bene mangiare pomodori piccoli e cotti, poiché è difficilmente assimilato da pomodori crudi. Questo prezioso alimento è contenuto anche in altre verdure: papaia, salsa di pomodoro, pompelmo rosa, melone, soia e derivati, fragola, peperoncino rosso, uva rossa, anguria, ravanelli e albicocca.

E) VITAMINE A, C, E

F) IL TÈ VERDE
4. PRATICARE REGOLARMENTE ATTIVITÀ FISICA

Le attività fisiche e sportive di tipo aerobico riducono la congestione della prostata e stimolano la circolazione pelvica.

5. MODERARE L’USO DEI MEZZI A DUE RUOTE (moto, scooter, bicicletta, cyclette)

I microtraumi perineali possono essere responsabili di processi infiammatori prostatici. L’impiego di selle imbottite e’ in grado solo parzialmente di ridurre tali fenomeni.
6. EFFETTUARE, ALMENO UNA VOLTA OGNI 12 MESI, UNA VISITA UROLOGICA DI CONTROLLO A PARTIRE DALL’ETÀ DI 50 ANNI.

Ogni visita deve essere preceduta dal dosaggio del PSA nelle sue tre frazioni (Totale, libero e rapporto Libero/totale), oltre ad essere completata dall’esecuzione dell’ecografia specialistica della prostata .
7. MANTENERE UN’ATTIVITÀ SESSUALE REGOLARE

L’attività sessuale non è nociva, anzi, se praticata con regolarità, ha numerosi effetti benefici. Considerate inoltre che l’astinenza prolungata provoca ristagno di secrezioni nella ghiandola prostatica ed una possibile infezione seminale.
8. EVITARE DI PRATICARE IL COITO INTERROTTO

Quando sopraggiunge lo stimolo eiaculatorio, questo va sempre assecondato e mai interrotto volontariamente, onde evitare fastidiosi fenomeni di reflusso intraprostatico del liquido seminale.
9. RICORDA CHE…

  • Comparsa di bruciori al pene dopo un rapporto sessuale, possono indicare un’infezione
  • Comparsa di macchie sul glande o taglietti sulla pelle del prepuzio possono indicare un’infezione
  • Presenza di cattivo odore del glande, nonostante accurata pulizia, può indicare un’infezione;
  • Comparsa di una goccia sulla punta del pene, trasparente o torbida, può indicare un’infezione
  • Comparsa improvvisa di eiaculazione precoce o deficit erettili, possono indicare un’infezione.
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