Digestione difficile o lenta, cosa fare?
Digestione lenta e pesante? In tanti purtroppo avremo avuto a che fare, in talune circostanze, con i sintomi dell’indigestione: eruttazioni, sensazioni di vomito e pesantezza, bruciori di stomaco ed un’accentuata sonnolenza.
In assenza di comprovate malattie gastro intestinali o patologie del fegato, le cattivi abitudini alimentarie gli opinabili stili di vita costituiscono le principali cause di una lenta e cattiva digestione.
Per aiutare la nostra digestione possiamo agire a diversi livelli. Ecco, di seguito, un piccolo vademecum per migliorare la digestione:
- Controllare l’alimentazione quotidiana, introducendo cibi sani e poco raffinati. In altre parole, non esagerare con grassi e fritture varie. Possono accelerare le contrazioni dell’intestino e portare a diarrea.
- Evitate pasti copiosi e tenetevi lontani dalle abbuffate “stile domenicale”.
- Non andare a coricarsi subito dopo cena. Attendere almeno 2 ore prima di andare letto. E’ consigliabile non mangiare dopo le ore 21.00. Ricorda di dormire sempre a pancia in su, soprattutto se hai mangiato prima di andare a letto.
- Masticare bene e lentamente il cibo proprio perché la digestione inizia nella bocca.
- Non parlare mentre si mangia; utile rimedio per evitare l’entrata eccessiva di aria che può provocare aerofagia.
- Prendersi il proprio tempo per ogni pasto è fondamentale; un pasto frettoloso è nemico della nostra digestione. Dice bene il detto napoletano: “Quanno se magna, se cuntratta cu ‘a morte” ovvero“Quando si mangia si combatte con la morte”.
- Non eccedere con sostanze irritanti come caffeina e bevande alcoliche.
- Evita i cibi che ti creano sistematicamente pesantezza. Tali cibi variano da persona a persona. Lo stesso cibo che a te fa male potrebbe, invece, andare benissimo ad un’altra persona.
- Una passeggiata di piacere al termine dei pasti aiuta ad accelerare la digestione, bruciare qualche caloria e soprattutto facilita il passaggio del cibo attraverso il tratto gastrointestinale.
- Essere sedentari nuoce gravemente alla digestione. Chi è sedentario può avere maggiori tempi di svuotamento dello stomaco ed un transito rallentato.
- Attenzione allo stress. Il nervosismo, l’affaticamento, la paura e/o l’ansia possono influenzare negativamente le funzioni del sistema digestivo. Quando, infatti, siamo stressati gran parte della nostra energia è concentrata per calmarci invece che sulla digestione. Non a casa, si riduce perfino la produzione di enzimi digestivi.
A quali alimenti occorre prestare attenzione?
- In presenza di gonfiore, evitare le verdure della famiglia dei cavoli, cavolfiore, cavoletti di Bruxelles e broccoli. Queste verdure possono provocare la formazione di gas ed accentuare dunque la sensazione di gonfiore.
- Le spezie, come menta e peperoncino, possono accentuare il bruciore e l’acidità.
- Mettere a bagno i fagioli, lenticchie per una notte o almeno per qualche ora, permette di renderli ancora più digeribili, anzi aggiungendo un mezzo cucchiaio di bicarbonato nella cottura ne potenziamo la digeribilità.
- Per quanto concerne il latte, le persone intolleranti al lattosio ed alle proteine del latte vaccino manifestano gonfiore, dolore addominale e diarrea dopo l’assunzione di latte vaccino.
- Per quanto concerne i farinacei, si può avere difficoltà a digerire pane, pasta pizza e/o cornetti non adeguatamente lievitati, ottenuti per azione del Saccharomyces Cerevisiae, il comune lievito di birra.
Digestione lenta e pesante durante il ciclo mestruale, gravidanza e menopausa
I cambiamenti ormonali alla base del ciclo mestruale possono interferire con i normali processi digestivi. Gli squilibri nel rapporto tra estrogeni e progesterone inducono un aumento eccessivo della motilità intestinale, che sfocia talvolta in episodi di diarrea, costipazione o difficoltà digestive.
Le medesime alterazioni ormonali, associate ad uno stato emotivo di stress e nervosismo, sono la causa di una cattiva digestione anche in menopausa ed in gravidanza.
Fin dall’inizio della gravidanza, gli aumentati livelli di progesterone inducono un rilassamento della muscolatura e la conseguente perdita di tono dello sfintere esofageo inferiore. Tuto ciò facilita la risalita del contenuto gastrico in esofago con acidità in bocca e bruciore. La situazione digestiva tendo poi a peggiorare a partire dal quarto mese quando la pancia comincia a crescere ed il feto comprime stomaco ed intestino.
Rimedi naturali per contrastare i disturbi digestivi
- Alcune erbe e spezie sono utili per prevenire la flatulenza, l’eliminazione di gas e alleviare gonfiore, soprattutto dopo un pasto ricco e pesante. Alcuni carminativi possono essere la camomilla, il finocchio, la menta, il cardamomo e lo zenzero. Dunque, bere un’ottimatisana carminativa prima o dopo i pasti può essere molto utile per ridurre i disagi della cattiva digestione.
- Aumentare la presenza di batteri intestinali buoni con i probiotici. I batteri acidophillus Lactobacillus e Bifidobacterium bifidum sono considerati batteri buoni, “probiotici”, perché possono aiutare a mantenere intatta la salute intestinale.
La digestione è il passaggio obbligato tra l’ingestione di cibi e il loro utilizzo da parte del nostro organismo tramite l’assorbimento delle sostanze nutritive nel sangue. Inizia, subito dopo l’introduzione dei cibi, nella bocca stessa.
Nella maggior parte dei casi i disturbi legati alla digestione si attenuano applicando semplici consigli ed allontanando gli alimenti più ostici… Dunque nessun allarmismo…