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Stitichezza: combattiamola a tavola

Frequenti e scrupolose sono le preoccupazioni dei molti pazienti, sollevate a nutrizionisti e medici, relative alle mancate e/o ridotte evacuazioni, soprattutto allorquando si è in regime dietetico.
A tale proposito è essenziale ricordare chela frequenza della defecazione varia da persona a persona”.
In altre parole andare di corpo da tre volte al giorno a due volte ogni due giorni sono situazioni da considerarsi nella norma.
La stitichezza non è una malattia, bensì un disturbo, un sintomo che si traduce, tecnicamente, in una diminuzione delle evacuazioni oppure in una modifica delle stesse. Queste ultime possono infatti presentarsi più dolorose del solito; a ciò può, talvolta, aggiungersi anche una sensazione di defecazione insufficiente ed una percezione di incompleto svuotamento rettale.
Tale disturbo è più frequente negli anziani, i quali riferiscono maggiori disagi e maggiore sforzo nell’evacuazione rispetto ad uomini e donne di mezza età.

Oculatezza deve essere sempre rivolta ad eventuali ed improvvisi cambiamenti delle proprie abitudini alimentari e non, che possono essere quindi indicative di patologie in atto, soprattutto in condizioni in cui la mancata evacuazione è accompagnata da dolori addominali, perdita di sangue rettale, dimagrimento, febbre e/o diarrea.
La letteratura scientifica ritiene non essere del tutto semplice definire un disturbo come la stipsi, poiché non basterebbe limitarsi alla valutazione soggettiva dell’individuo.

Ecco di seguito i parametri obiettivi per la determinazione di tale disagio:

  • la quantità delle feci: 200 gr.  più o meno
  • la forma delle feci
  • la consistenza
  • la difficoltà all’espulsione
  • la sensazione di incompleta evacuazione

In base a tutti questi parametri si potrà valutare se è il caso di intervenire e in che modo.

INDICAZIONI  NUTRIZIONALI 

Per affrontare in maniera corretta il problema della stitichezza si deve innanzitutto intervenire sulle abitudini alimentari. Sotto il profilo dietetico è essenziale imporsi alcune regole:

  1. Seguire una dieta ricca di fibre, che facilita il transito intestinale stimolando l’attività peristaltica. Le fibre vegetali, presenti nei cereali integrali, nelle verdure e nella frutta, non sono energetiche e non vengono assorbite, ma le loro proprietà regolatrici sono particolarmente utili nei soggetti che soffrono di stipsi. Un utile consiglio sarà quindi quello di consumare quotidianamente più porzioni di frutta ( in particolare kiwi), verdura e alimenti integrali, meglio ancora se crudi.
  2. Consumare abitualmente 4-5 porzioni al giorno di frutta e verdura.
  3. Bere acqua più volte al giorno, meglio tiepida o tendente al caldo. I liquidi aggiungono fluidi al colon e massa alle feci, con conseguente formazione di feci più morbide che transitano rapidamente e vengono più facilmente evacuate. Nell’assunzione di liquidi moderare il consumo di bevande gassate e alcoliche.
  4. L’attività fisica è l’alleato numero uno contro la stipsi: la vita sedentaria infatti induce atonia delle pareti intestinali. Contrariamente a quest’ultima, invece, una vita attiva ed un regolare movimento tonificano i muscoli addominali influendo positivamente sulla motilità intestinale. Sarebbe, infatti, piuttosto ottimistico pensare di vincere la stipsi senza fare attività fisica. Tale attività, come più volte riferito, deve essere continua, frequente e di media intensità: passeggiare 20 minuti al giorno, camminare a passo svelto per 50 minuti -1 ora, oppure correre per 30 minuti costituiscono delle utili armi nella lotta contro la stipsi.
  5. Assumere fermenti lattici appropriati giornalmente, ricchi in batteri tipo acidophilus e bifidus, spesso presenti negli yogurt di ultima generazione.
  6. Porre sotto controllo stress e tensioni personali, che possono essere responsabili di spasmi del colon e che a lungo andare possono interferire con la regolare attività dell’intestino.

Se non troviamo il tempo per pensare a noi stessi difficilmente riusciremo a combattere il problema.
Come sostenuto da molti, la funzione intestinale è un atto d’amore verso il proprio corpo. Come tale necessita delle giuste cure e attenzioni: mangiare sano !

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