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Sale a tavola: benefici, tipologie e colori da ogni parte del mondo

A giudizio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la stragrande maggioranza della popolazione consuma troppo sale e troppo poco potassio, correndo dunque più rischi di sviluppare ipertensione, con un conseguente aumento del rischio di malattie cardiovascolari e ictus. Inoltre l’eccesso di sale resta tra i principali responsabili della ritenzione idrica (cioè di quella tendenza a trattenere i liquidi) e, non di minore importanza, favorisce l’escrezione renale di calcio, di cui la dieta è spesso povera. Rammentiamo sempre che il calcio è un minerale essenziale per le ossa ed una sua carenza aumenta significativamente il rischio di osteoporosi.
Secondo le ultimissime direttive dell’OMS, gli adulti dovrebbero consumare meno di 5 grammi di sale (ovvero 2 grammi di sodio) ed almeno 3.5 grammi di potassio al giorno. Finora, ne raccomandava il limite di 5 grammi di sale per la popolazione adulta. Diversamente dagli adulti, l’OMS raccomanda che la dose per i bambini venga adattata al peso, all’altezza ed all’energia consumata dagli stessi.

Quali sono gli alimenti più ricchi in sodio?

Il sodio, scoperto da H. Davy e chiamato anche cloruro di sodio o sale da cucina ed indicato con la sigla di Na, è diffusissimo sul tutto il pianeta. A temperatura ambiente si presenta come un solido biancastro che diventa opaco per l’ossidazione all’aria. Nella sua struttura cristallina si alternano atomi di sodio e cloro; è una sostanza incolore e inodore, dal sapore caratteristico tale da essere impiegato per accrescere la sapidità delle pietanze.
Il sodio si trova naturalmente in molti alimenti. Ma lo si trova in quantità più significative in alimenti trasformati, come salumi, insaccati, prodotti preconfezionati, dadi da brodo ma anche pane (circa 250 mg/100 g), salatini (circa 1.500 mg/100 g) o condimenti quali la salsa di soia (circa 7.000 mg/100 g). Dunque, il cibo confezionato è uno dei principali ostacoli alla riduzione del sodio nella dieta.

Quanti tipi di sale troviamo in commercio?

Esistono diversi tipi di sale in commercio, i più conosciuti sono:

1)il sale da cucina che è raffinato, quello da tavola, fine o grosso a cui vengono aggiunte altre sostanze.

2)il sale marino. Da preferire il sale marino rispetto al sale da cucina raffinato, infatti mentre quest’ultimo, in quanto raffinato, può contenere anche fino al 97% di cloruro di sodio, il primo presentando nella sua composizione diverse quantità di iodio, zinco, bromo, riduce la percentuale di cloruro di sodio presente

3) il sale iodato o sale comune, consigliabile a fini salutistici, al quale è stato aggiunto iodio

4)il sale dietetico che contiene meno sodio, in quanto parte del cloruro di sodio è sostituito da cloruro di potassio, può essere consigliato agli ipertesi.

5)il salnitro che in realtà non è sale, ma nitrato di potassio, viene utilizzato come conservante, aggiungendolo in piccole quantità al normale sale.

6) il sale di Camargue, prodotto nel sud della Francia, essendo grezzo ha una bassa concentrazione di NaCl per cui ben si presta ad usi culinari.

7)il sale rosa dell’Himalaya, privo di sostanze inquinanti, sono attribuite numerose proprietà, tra le quali un effetto equilibrante sugli acidi e alcali, può regolare la pressione del sangue, migliorare le affezioni della pelle, pulire l’intestino e avere un effetto depurativo.

Come è possibile ridurre il consumo di sale a tavola?

Limitare l’apporto di sale con gli alimenti è piuttosto facile, adottando alcuni semplici accorgimenti:

-non salare le pietanze.

-utilizzare poco sale durante la cottura. Quando si prepara la pasta abituarsi, per esempio, ad aggiungere il sale a cottura ormai terminata; in questo modo si riduce considerevolmente la quantità di sale assorbito dalla pasta.

-limitare il consumo di cibi conservati sotto sale o trasformati (insaccati, formaggi, patatine ecc.).

-limitare il consumo di cibi confezionati.

-esaltare la sapidità dei cibi con spezie, limone o aceto tradizionale/balsamico.

-se la frutta è gradita può essere consumata in sostituzione degli snack salati come spuntino.

Quali sono gli alimenti più ricchi in potassio?

In generale la presenza è comunque rilevante in frutta, verdure e carni fresche, mentre l’apporto di potassio con l’acqua da bere è modesto. E’ presente ed abbondante in numerosi alimenti come:

  • fagioli, piselli,
  • asparagi, patate, cavolfiori, spinaci,
  • albicocche, banane

Tuttavia il processo di trasformazione riduce la quantità di potassio in molti prodotti alimentari. La maggior parte del potassio presente nell’organismo si trova all’interno delle cellule ed è fondamentale per il loro corretto funzionamento, oltre che per la funzionalità di nervi e muscoli. L’organismo deve mantenere praticamente costanti i livelli di potassio nel sangue, se il livello diventa eccessivo od inferiore alla norma si possono avere conseguenze gravi, ad esempio un’aritmia cardiaca o addirittura l’arresto cardiaco, situazione in cui il cuore cessa di battere.

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