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Digestione difficile o lenta, cosa fare?

Digestione lenta e pesante? In tanti purtroppo avremo avuto a che fare, in talune circostanze, con i sintomi dell’indigestione: eruttazioni, sensazioni di vomito e pesantezza, bruciori di stomaco ed un’accentuata sonnolenza. 

In assenza di comprovate malattie gastro intestinali o patologie del fegato, le cattivi abitudini alimentarie gli opinabili stili di vita costituiscono le principali cause di una lenta e cattiva digestione.

Per aiutare la nostra digestione possiamo agire a diversi livelli. Ecco, di seguito, un piccolo vademecum per migliorare la digestione:

  1. Controllare l’alimentazione quotidiana, introducendo cibi sani e poco raffinati. In altre parole, non esagerare con grassi e fritture varie. Possono accelerare le contrazioni dell’intestino e portare a diarrea.
  2. Evitate pasti copiosi e tenetevi lontani dalle abbuffate “stile domenicale”.
  3. Non andare a coricarsi subito dopo cena. Attendere almeno 2 ore prima di andare letto. E’ consigliabile non mangiare dopo le ore 21.00. Ricorda di dormire sempre a pancia in su, soprattutto se hai mangiato prima di andare a letto.
  4. Masticare bene e lentamente il cibo proprio perché la digestione inizia nella bocca.
  5. Non parlare mentre si mangia; utile rimedio per evitare l’entrata eccessiva di aria che può provocare aerofagia.
  6. Prendersi il proprio tempo per ogni pasto è fondamentale; un pasto frettoloso è nemico della nostra digestione. Dice bene il detto napoletano: “Quanno se magna, se cuntratta cu ‘a morte” ovvero“Quando si mangia si combatte con la morte”.
  7. Non eccedere con sostanze irritanti come caffeina e bevande alcoliche.
  8. Evita i cibi che ti creano sistematicamente pesantezza. Tali cibi variano da persona a persona. Lo stesso cibo che a te fa male potrebbe, invece, andare benissimo ad un’altra persona.
  9. Una passeggiata di piacere al termine dei pasti aiuta ad accelerare la digestione, bruciare qualche caloria e soprattutto facilita il passaggio del cibo attraverso il tratto gastrointestinale.
  10. Essere sedentari nuoce gravemente alla digestione. Chi è sedentario può avere maggiori tempi di svuotamento dello stomaco ed un transito rallentato.
  11. Attenzione allo stress. Il nervosismo, l’affaticamento, la paura e/o l’ansia possono influenzare negativamente le funzioni del sistema digestivo. Quando, infatti, siamo stressati gran parte della nostra energia è concentrata per calmarci invece che sulla digestione. Non a casa, si riduce perfino la produzione di enzimi digestivi.

A quali alimenti occorre prestare attenzione?

  1. In presenza di gonfiore, evitare le verdure della famiglia dei cavoli, cavolfiore, cavoletti di Bruxelles e broccoli. Queste verdure possono provocare la formazione di gas ed accentuare dunque la sensazione di gonfiore.
  2. Le spezie, come menta e peperoncino, possono accentuare il bruciore e l’acidità.
  3. Mettere a bagno i fagioli, lenticchie per una notte o almeno per qualche ora, permette di renderli ancora più digeribili, anzi aggiungendo un mezzo cucchiaio di bicarbonato nella cottura ne potenziamo la digeribilità.
  4. Per quanto concerne il latte, le persone intolleranti al lattosio ed alle proteine del latte vaccino manifestano gonfiore, dolore addominale e diarrea dopo l’assunzione di latte vaccino.
  5. Per quanto concerne i farinacei, si può avere difficoltà a digerire pane, pasta pizza e/o cornetti non adeguatamente lievitati, ottenuti per azione del Saccharomyces Cerevisiae, il comune lievito di birra.

Digestione lenta e pesante durante il ciclo mestruale, gravidanza e menopausa

I cambiamenti ormonali alla base del ciclo mestruale possono interferire con i normali processi digestivi. Gli squilibri nel rapporto tra estrogeni e progesterone inducono un aumento eccessivo della motilità intestinale, che sfocia talvolta in episodi di diarrea, costipazione o difficoltà digestive.

Le medesime alterazioni ormonali, associate ad uno stato emotivo di stress e nervosismo, sono la causa di una cattiva digestione anche in menopausa ed in gravidanza.

Fin dall’inizio della gravidanza, gli aumentati livelli di progesterone inducono un rilassamento della muscolatura e la conseguente perdita di tono dello sfintere esofageo inferiore. Tuto ciò facilita la risalita del contenuto gastrico in esofago con acidità in bocca e bruciore. La situazione digestiva tendo poi a peggiorare a partire dal quarto mese quando la pancia comincia a crescere ed il feto comprime stomaco ed intestino.

Rimedi naturali per contrastare i disturbi digestivi

  • Alcune erbe e spezie sono utili per prevenire la flatulenza, l’eliminazione di gas e alleviare gonfiore, soprattutto dopo un pasto ricco e pesante. Alcuni carminativi possono essere la camomilla, il finocchio, la menta, il cardamomo e lo zenzero. Dunque, bere un’ottimatisana carminativa prima o dopo i pasti può essere molto utile per ridurre i disagi della cattiva digestione.
  • Aumentare la presenza di batteri intestinali buoni con i probiotici. I batteri acidophillus Lactobacillus e Bifidobacterium bifidum sono considerati batteri buoni, “probiotici”, perché possono aiutare a mantenere intatta la salute intestinale.

La digestione è il passaggio obbligato tra l’ingestione di cibi e il loro utilizzo da parte del nostro organismo tramite l’assorbimento delle sostanze nutritive nel sangue. Inizia, subito dopo l’introduzione dei cibi, nella bocca stessa.

Nella maggior parte dei casi i disturbi legati alla digestione si attenuano applicando semplici consigli ed allontanando gli alimenti più ostici… Dunque nessun allarmismo…

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